Chiedersi il perché delle cose
e dei fenomeni...
Facoltà di coloro
che non solamente vedono il mondo,
ma lo guardano.
Coloro che guardano il mondo
non si fermano alla contemplazione
e allo stupirsi
per ciò che vedono.
Fermarsi a contemplare
è come guardare un libro,
osservarne la copertina,
la fattura,
la consistenza delle pagine,
il loro odore,
senza leggerlo.
Coloro che guardano il mondo
cercano di leggerlo.
Non si fermano all'osservazione,
al primo sguardo.
Guardano oltre
ciò che possono conoscere
con gli occhi.
Lungimirante
è il loro sguardo.
Coloro che guardano il mondo
non si fermano allo stupore
per ciò che vedono.
Lo stupore li alimenta,
li spinge a chiedersi il "perché".
Ma il loro stupore non è diverso.
Sono le loro anime ad essere diverse.
Anime assetate,
anime curiose,
anime incontenibili e incontentabili;
anime che indagano se stesse;
anime che vedono la profondità
in ogni cosa;
anime che cercano il fondo delle cose.
Anime mai felici,
logorate
da ciò che bramano
e da ciò che le alimenta.
Anime sempre alla ricerca.
Coloro che guardano il mondo
sono come bambini che guardano il mare
e se ne stupiscono;
si avvicinano,
lo contemplano.
Poi si bagnano
nelle sue acque,
ma non si accontentano.
Voglio guardare nell'acqua.
Vogliono scoprire le acque profonde.
Vogliono gli abissi.
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L'anima che sa "vedere" vuole sempre conoscere il vero senso della vita...
Poesia di grande spessore e pienamente condivisa!