Spreco di imbarazzo,
Istanti rimanenti pieni di una vita,
Che non bastano.
Non soddisfano,
Non realizzano,
E moltiplicano,
Le voglie.
Il mistero,
L'incognita,
Il velo,
Ti copre e ti avvolge.
Oggi allora divento come uno scienziato,
Un investigatore,
Un Filosofo,
Voglio scoprirti.
Nel l'inizio di quel particolar momento,
Che Eos straccia il maya velo,
Voglio frugar tra quel che so che è tuo,
Dire ad Eolo di far correre il Dionisiaco sentimento di scoperta,
Nello stupor di entrambi,
La continua assiduità del vedere,
Le particolari singolarità che si confrontano,
Sì scoprono come se fosse la prima di volta,
Che fan però muovere e portar a Plutone nello spazio inconscio il morto interesse a cui normalmente mi giro a guardar nel ricordo,
Che ora non più concerneva alla preghiera diretta a Morfeo,
Ma a noi perché rimanevamo nel creato di Gea,
Che per assurdo in quel perdersi tornato,
Nello scaraventarci oltre Olimpo,
Soprattutto facendo furto a Nyx e chiamando Calliope fonte di tante maestosità,
Perché sembran noi all'altezza,
Per raccontar che fummo complici,
Del primo e poi l'ultimo peccato dell'aver fatto di Cromo un'immobil salma.
Voto: | su 0 votanti |
Nessun commento è presente