e l’aria e spessa e densa come una pania,
l’acqua è scura e torbida e non si vede immagine riflessa
tu stai attendendo che arrivi il barcaiolo.
Lo aspetti a lungo, il fiume è nelle sue mani,
mentre nelle tue ci sono una manciata di calle,
e i tuoi polpastrelli si sono ritirati per l’umidità.
Attendi il richiamo del barcaiolo.
Giunge dal fondo del fiume e la sua voce è tonitruante,
come il suo agitare il remo,
lo scalmo è viscido come questa palude
e atti osceni vengono compiuti per vie traverse.
Io ti sto aspettando, vedo da lontano il barcaiolo
e sento il suo grido,
rospi gracidano nell’acqua
e mi sento perso, come se mi mancasse qualcosa.
Il grido del barcaiolo si fa più vicino,
ora che sta per attraccare,
hai le gambe nell’acqua in mezzo alle alghe
e la tua ombra primeggia nella penombra.
Stiamo aspettando da tempo, ormai,
l’acqua s’è fatta più scura e cupa,
e ci sono premonizioni di eventi futuri,
e residui di un passato appena trascorso, era già ieri.
Il barcaiolo ha attraccato proprio ora e mette la gente
sulla chiatta che manovra così agilmente.
Il tuo corpo viene scaldato dal tocco con uno sconosciuto
e si sente il grido del barcaiolo.
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molto bella