L’ondata dell’opinione pubblica aveva cominciato a scemare.
I vicini, siano benedetti, si erano rivelati solo chiacchiere.
Potevo vedere i loro volti spaventati che mi guardavano attraverso il cancello.
Stavo cercando una fine per tutto ciò,
il tempo scorreva rapidamente
e non avevo speranze di tenerne una qualche traccia.
Pensai ai miei amici che erano morti per una sorta di sovraesposizione
e mi ricordai degli altri morti per la mancanza di essa.
E con le mie scarpe migliori mi incamminai barcollando lungo la strada,
mi fermai a una chiesa e mi fece largo in mezzo alla folla
e l’amore mi seguiva da vicino ansimando ai miei piedi.
Piccola sembra passato così tanto tempo da quando sei andata via
e io debbo proprio dire che si fa sempre più buio col passare del giorno.
Tornato sulla strada vidi un gran sole sorridente.
Era un giorno del bene e un giorno del male
e tutto era luminoso e nuovo,
e mi sembrò che buona parte della distruzione
fosse stata procurata da quelli che non riuscivano a scegliere tra i due.
Passai davanti al tuo giardino, ti vidi tra i tuoi fiori:
le Magnolie le Azalee e le Camelie
e rimasi lì in mezzo alla folla in preda al panico.
Grosse crepe appaiono sul pavimento, la terra sbadiglia
annoiata e disgustata.
Tu eri così bella nel caldo crescente.
Piccola sembra passato così tanto tempo da quando te ne sei andata via
e devo proprio dire che si fa sempre 
più scuro col passare del giorno.
Poesia scritta il 18/05/2017 - 14:35Voto:  |  su 5 votanti  | 
	
  
  
  
genoveffa frau  
 19/05/2017 - 18:46 
Paolo Perrone  
 19/05/2017 - 10:31 
  
  
Francesco Scolaro  
 18/05/2017 - 19:38 
GIANCARLO   "LUPO" POETA  DELL  
 18/05/2017 - 15:44 
Paolo Ciraolo  
 18/05/2017 - 15:03 
                        


