A volte la solitudine
corrode più della ruggine,
e trascina sull'orlo del baratro.
Io non lascio il mio corpo declinare,
plagio il sole, sorgo dopo l'alba
e muto l'opposto.
corrode più della ruggine,
e trascina sull'orlo del baratro.
Io non lascio il mio corpo declinare,
plagio il sole, sorgo dopo l'alba
e muto l'opposto.
Poesia scritta il 06/06/2017 - 18:43Letta n.1391 volte.
                        			
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Commenti
"Io non lascio il mio corpo declinare", sconfitto dalla ruggine. No, non lasciarti andare, anche se la solitudine fa male. Bel componimento. Giulio Soro  

Giulio Soro  
 07/06/2017 - 18:39 --------------------------------------
Sì, hai scritto bene!
La solitudine può far tanto male ma bisogna piegarla su stessa per far prevalere il sole e far sì che scivoli via da sola... come il suo stesso nome impone!
La solitudine può far tanto male ma bisogna piegarla su stessa per far prevalere il sole e far sì che scivoli via da sola... come il suo stesso nome impone!
Gran bel pensiero! 
  
Alessia Torres  
 07/06/2017 - 18:12 --------------------------------------
E fai benissimo. Versi apprezzati. Un saluto! 
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
Grazia Denaro  
 07/06/2017 - 15:59 --------------------------------------
Non posso che dirti: Bravo! 

Marilla Tramonto  
 07/06/2017 - 10:12 --------------------------------------
Molto bella Salvatore complimenti *****
Paolo Perrone  
 06/06/2017 - 23:36 --------------------------------------
Mi trovo concorde con Margherita, perciò non aggiungo altro tranne bravissimo
Nicol
 
*****
Nicol
 *****
Nicol Marcier  
 06/06/2017 - 21:27 --------------------------------------
Molto bella Salvatore...e quel "plagio il sole" è sublime! 
  
  
  
  
margherita pisano  
 06/06/2017 - 19:23 --------------------------------------
  
            
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