egocentrismo nel volere dare delle regole
ed al contempo esserne al di sopra.
Per forza di cose: immancabilmente
sciolto da esse.
Figliolo...
E' un universo che mi è sfuggito di mano.
Il programma, il disegno, le trame
intessute con sapiente
calcolo.
Il peccato...
Fuori dai miei programmi.
Qui, disteso sulle morbide maglie
di un caos riluttante ai miei desideri,
vivo il disagio di un universo
in ribellione.
Cosa ho sbagliato?
Fra le trame del mio disegno:
colgo il mio errore.
Amore, invidia, solitudine, avversione,
comando, egoismo.
Sono tutti sentimenti che non mi appartengono.
Eppure, li vivo costantemente.
Com'è possibile (mi chiederai)?
Li vivo e me ne nutro:
sgorgano ratti,
dalle trame del mio disegno.
I sentimenti: alla base di tutto,
questo mio errore di calcolo.
L'imprevisto di un programma
perfetto.
L'arbitrio è una magra consolazione,
lo so.
Io comprendo te, comprendo la tua
ribellione.
Occorre il male ed il ribaltamento
del tutto: hai ragione.
Ho fallito!
Non sarà più necessario che te ne preoccupi,
figliolo...
Il perdono è un miraggio che ti sorride
da lontano.
Non è necessario.
Non c'è l'inferno
(nelle trame del mio disegno).
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