Siamo disadattati
Riadattati per un mondo finto
Dipinto di una realtà austera
Cancrena per intelligenza e valori
Timori che ti porti addosso
Rincorso da paure e dubbi
Nubi di una tempesta interna
Catena che ti lega e frena
Strega che con un sortilegio stoppa
La botta che ti esplode nella mente
Mentre tutto attorno tramonta
Smonta questo paradiso di orrori
Errori che ti fan vedere ciecamente
Finalmente adesso puoi scorgere l'alba
Salma di quel mondo chiuso in una bottiglia
Figlia di occhi e orecchie che non sono le tue
Rue che ti sei portato sempre dietro
Alterego per stare in questo posto
Mostro che puoi anche lasciar andare
Vagare tanto non ne hai più bisogno adesso
Permesso accordato da una chitarra rotta
Rotta che adesso puoi vedere e sentire
Partire con la consapevolezza
Ebbrezza data da quelle che erano catene
Antenne che ora ti guidano in questa avventura
Struttura alla base del vero vivere
Ridere con la consapevolezza
Leggerezza di essere libero
Libro di storie che avrai sempre nel cuore
Cure Delle quali potrai sempre disporre
Trasporre il peso di questa piuma
Sfuma quella sua leggiadria
Invia questo invito a pochi altri
Anfratti nei quali vedi stessi occhi
Tocchi di una piuma che è un macigno
Arcigno è l'ostacolo da superare
Straripare è l'unica soluzione
Opzione senza condizione alcuna
Laguna che al chiarore di luna sonnecchia
Cerchia per pochi eletti
Infatti occhi aperti San vedere ma non guardare
Andare non oltre i loro piedi
Estremi dai quali non sanno staccarsi
Affrancarsi senza possibilità
Ambiguità dalla quale un peso mi ha tolto
Colgo la bellezza della pesantezza
Esser senza sarebbe una condanna.
Riadattati per un mondo finto
Dipinto di una realtà austera
Cancrena per intelligenza e valori
Timori che ti porti addosso
Rincorso da paure e dubbi
Nubi di una tempesta interna
Catena che ti lega e frena
Strega che con un sortilegio stoppa
La botta che ti esplode nella mente
Mentre tutto attorno tramonta
Smonta questo paradiso di orrori
Errori che ti fan vedere ciecamente
Finalmente adesso puoi scorgere l'alba
Salma di quel mondo chiuso in una bottiglia
Figlia di occhi e orecchie che non sono le tue
Rue che ti sei portato sempre dietro
Alterego per stare in questo posto
Mostro che puoi anche lasciar andare
Vagare tanto non ne hai più bisogno adesso
Permesso accordato da una chitarra rotta
Rotta che adesso puoi vedere e sentire
Partire con la consapevolezza
Ebbrezza data da quelle che erano catene
Antenne che ora ti guidano in questa avventura
Struttura alla base del vero vivere
Ridere con la consapevolezza
Leggerezza di essere libero
Libro di storie che avrai sempre nel cuore
Cure Delle quali potrai sempre disporre
Trasporre il peso di questa piuma
Sfuma quella sua leggiadria
Invia questo invito a pochi altri
Anfratti nei quali vedi stessi occhi
Tocchi di una piuma che è un macigno
Arcigno è l'ostacolo da superare
Straripare è l'unica soluzione
Opzione senza condizione alcuna
Laguna che al chiarore di luna sonnecchia
Cerchia per pochi eletti
Infatti occhi aperti San vedere ma non guardare
Andare non oltre i loro piedi
Estremi dai quali non sanno staccarsi
Affrancarsi senza possibilità
Ambiguità dalla quale un peso mi ha tolto
Colgo la bellezza della pesantezza
Esser senza sarebbe una condanna.
Poesia scritta il 18/06/2017 - 15:29
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