Ti chiedo perdono donna, madre, moglie…
Per non averti detto mille volte grazie;
per non averti dato una carezza in più,
per aver alzato il tono della voce mia insolente che oggi rinnego con tutto me stesso.
Per non aver messo tutti i giorni, la mia vita, accanto alla tua
come fossi il padrone del tuo mondo,
quando invece risultavo il servo della mia ignoranza
e del mio presuntuoso egoismo.
Ti chiedo perdono donna, adesso,
perché mai è troppo tardi per ripudiare le mie perfide colpe.
Le riconosco, le conto una ad una,
e le metto nella bilancia della mia vita
per riscattarle tutte con la tua indulgenza.
Ti chiedo perdono donna
per avere ritenuto tutto scontato giorno dopo giorno,
come se ogni tuo respiro fosse un mio unico diritto,
mentre era la tua generosità che mi riempiva la vita.
Per non averti compreso nelle tue quotidiane fatiche,
e preteso che tutto fosse mio e tu il possesso del mio niente.
Ti chiedo perdono per avere interpretato i silenzi come l’inizio del tuo distacco.
Invece erano le semplici quotidiane preghiere della tua pazienza,
della tua tolleranza e della tua prudenza infinita.
Ti chiedo perdono per averti spesso guardato con quell’aria di sufficienza,
quando ero davvero io ad avere bisogno del tuo respiro per vivere,
e tu me lo donavi a dismisura,
come una madre, un’amica, un’amante
nel silenzio e nella semplicità dei tuoi gesti che io, cieco, non vedevo, e poi non capivo.
Ti chiedo perdono per le quotidianità mancate, per aver riempito
la tua semplice, completa donazione, col mio meschino vivere isolato.
Le mie mancanze eccole donna, adesso le sai, sono davvero tante.
E infine ti chiedo perdono per i miei errori a cui ho permesso di offuscare
la mia devozione e la manifestazione del mio amore.
Ma sappi o donna che solo col tuo perdono riscatterò la mia vita
e soprattutto per questo, se lo vorrai, ti amerò sempre.
Voto: | su 3 votanti |
scritta con immensa sensibilità.
grazie. Ciao caro