ogni stagione
mi parla
come fanno
tutte le altre,
non lo sai mica
tu,
come combatto
con la vita,
che mi dimeno
io,
affinchè
non sia mai finita,
che ogni rima
non è voluta
ma mi scorre
come una
musica
nelle mie dita
che parlano;
Farnetico,
farnetico solo,
ho il ritardo
scritto
a caratteri
di sangue
sull'azzuro
del cielo
eppure
resto qui
a guardarlo
soltanto;
mi suggerisci
la fretta,
eppure
parli ancora,
non mi lasci
mica,
non lo vedi
che l'estate
è già finita,
e io
vengo
lasciato dietro,
come
un giorno
che è durato
troppo,
usato,
sfruttato,
non capito,
ma almeno
solo,
magari
col cuore
maciullato,
di nuovo,
ma tanto
che vuoi che sia;
e
dopo che sarai
andato
sarà come se
tu
non ci fossi
mai stato,
e allora ecco
perché ho pianto
l'altra notte,
addirittura
il cielo
ha smorzato
il suo ghigno
e il brusio
del vento
è stato
il nascondiglio
di quei
bagliori timidi
che ticchettano
sui miei nervi,
domani loro
mi ricorderanno
che si va
avanti
sempre,
anche se
ormai
si è solo
l'eco
di un passato.
mi parla
come fanno
tutte le altre,
non lo sai mica
tu,
come combatto
con la vita,
che mi dimeno
io,
affinchè
non sia mai finita,
che ogni rima
non è voluta
ma mi scorre
come una
musica
nelle mie dita
che parlano;
Farnetico,
farnetico solo,
ho il ritardo
scritto
a caratteri
di sangue
sull'azzuro
del cielo
eppure
resto qui
a guardarlo
soltanto;
mi suggerisci
la fretta,
eppure
parli ancora,
non mi lasci
mica,
non lo vedi
che l'estate
è già finita,
e io
vengo
lasciato dietro,
come
un giorno
che è durato
troppo,
usato,
sfruttato,
non capito,
ma almeno
solo,
magari
col cuore
maciullato,
di nuovo,
ma tanto
che vuoi che sia;
e
dopo che sarai
andato
sarà come se
tu
non ci fossi
mai stato,
e allora ecco
perché ho pianto
l'altra notte,
addirittura
il cielo
ha smorzato
il suo ghigno
e il brusio
del vento
è stato
il nascondiglio
di quei
bagliori timidi
che ticchettano
sui miei nervi,
domani loro
mi ricorderanno
che si va
avanti
sempre,
anche se
ormai
si è solo
l'eco
di un passato.
Poesia scritta il 19/07/2017 - 13:55
Da Matih Bobek
Letta n.982 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Un po' tristanzuola questa tua poesia, me ha un ritmo piacevole e immagini efficaci. Giulio Soro
Giulio Soro 19/07/2017 - 18:32
--------------------------------------
Ciao Matih, molto bella pure la seconda parte, anche se la vedo un po' cupa. Ma chi sono io per giudicare? Ognuno di noi è figlio del proprio passato. Anche se credo che si possa sempre migliorare il nostro futuro. Augurandoti ogni bene
Nicol
*****
Nicol
*****
Nicol Marcier 19/07/2017 - 17:55
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.