Vedo un corpo,
la mia mano,
Con l'ndice accavallato sul medio,
Il primo dritto,
Il secondo più basso piegato,
Insieme accarezzano,
Tra le più belle figure immaginative,
Ignari di star spostando solo aria...
Il luminoso racconto,
Ad occhi aperti,
Di una momentanea cecità,
Che più non poteva vedere...
Poesia scritta il 28/07/2017 - 03:47
Da Giorgio Poli
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