mentre guardavo il mare dondolare
mi passo accanto quasi per sussurarmi
no, non andare.
Nel cielo cupo e minaccioso
apparsero dei lampi come  lingue luminose e spesse
mentre tuonava con un far borioso
ed io mi rannicchiai  come per evitare mi colpisse.
Il  vecchio barcone sembrava volesse parlarmi
mentre guardavo mia moglie li accanto
pareva volesse tranquillizzarmi
mentre ammiravo  mia moglie e  il suo pianto.
Vedevo il mare mia moglie e  la barca
mentre le gocce di pioggia cadevano
pareva minuta nel suo piccolo parca
e i cerchi nell’acqua  si disegnavano.
Pensavo al freddo  a quella notte all’addiaccio
pensavo ai quattrini ai maledetti denari
mentre mia moglie stringendomi il braccio
singhiozzava dicendomi : hai pensato ai tuoi cari ?
Le cinsi la vita abbracciandola forte
la strinsi al mio petto asciugandole il viso
tranquilla le dissi non sfido la sorte
le porsi la mano accennando un sorriso.
Sibila ora il vento e il freddo è penetrante
i tuoni urlando inseguono i lampi saettanti
la pioggia cade giù ed è estenuante
rimango è  giusto così  senza rimpianti. 
Poesia scritta una ventina d'anni fa mentre guardavo il mare in una brutta giornata di settembre ,dedicata a tutti i pescatori che molte volte rischiano la vita.
Poesia scritta il 31/07/2017 - 10:00Voto:  |  su 5 votanti  | 
	
lavori in cui si rischia la vita
il mare nn si sfida
ma a casa i soldi servono
molto bella Andrea, molto profonda
  
  
  
  
laisa azzurra  
 31/07/2017 - 20:09 
GIANCARLO   "LUPO" POETA  DELL  
 31/07/2017 - 18:34 e so cosa dici
5 stelline
Nicol
Nicol Marcier  
 31/07/2017 - 16:27 
antonio girardi  
 31/07/2017 - 15:00 
  
  
Grazia Denaro  
 31/07/2017 - 14:51 
                        


