(Dello stesso autore, dal libro “Filastrocche sgangherate di Nonno Vincenzo per Alberto. Volume I”. Ediz. Youcanprint - self publishing, luglio 2015)
C’era una bimba allegra e bella
Che negli occhi avea una stella.
Il visetto tondo e rosso
E due codini per capelli
Due fossette nelle guance....
Di suo papà era innamorata
E lo guardava sempre incantata.
Lo seguiva, con gli occhi e con la mano
e non dormiva se ne era da lui lontano.
Ninna nanna ninna bella
Dov’è andata quella stella?
Venne il giorno che quel papà
volò sino al sole, lontano, nel regno del Marajà.
Or tu bimba non lo tocchi con la mano.
Ti rigiri e non c’è più.
Il nome della bimba era ed è Mariu’.
Piccolina principessa, reginella, imperatrice,
lascia andare il tuo papà,
dov’è andato non si sa!
Trovarlo puoi, se guardi il cielo o una stella.
Resti sempre la sua più bella.
Buona notte a te Mariu’.
Dormi in pace che papà ti veglia sempre da lassù.
Filastrocca stravagante
Quella bimba adesso è grande.
È già mamma di due bimbi
Che dan luce alla sua casa.
Ride sempre il suo visino
Che è rimasto ancor piccino.
Filastrocca mattutina
Cos’è successo stamattina?
Mille fiori vuoi portare alla sua porta?
Ma nei suoi occhi puoi trovare,
se vuoi tu,
Il bel viso di suo padre.
Ninna nanna, ninna bella,
quando scende quella stella
per le lacrime non nate da asciugare?
Non c’è nulla più da fare.
Né il sole, né il vento, né tempesta
potranno mai cancellare il ricordo di papà.
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