Poesia è un attimo.
Nel mezzo del trambusto, una voce
fioca, una scintilla
vacilla
e freme, dimenandosi,
cercando di sopravvivere
al silenzio.
Dopotutto, che cos'è questa miseria?
che arrogantemente chiamiamo versi?
Un vagito immacolato?
Un sentiero appena visibile
che si staglia sul terreno delle scelte
mai compiute?
Un attimo dopo, non è più poesia.
Rimane il languore
di un sipario non ancora calato,
dinanzi ad una platea già vuota.
Di uno spettacolo incompiuto
di un attore che mima sé stesso.
Nel mezzo del trambusto, una voce
fioca, una scintilla
vacilla
e freme, dimenandosi,
cercando di sopravvivere
al silenzio.
Dopotutto, che cos'è questa miseria?
che arrogantemente chiamiamo versi?
Un vagito immacolato?
Un sentiero appena visibile
che si staglia sul terreno delle scelte
mai compiute?
Un attimo dopo, non è più poesia.
Rimane il languore
di un sipario non ancora calato,
dinanzi ad una platea già vuota.
Di uno spettacolo incompiuto
di un attore che mima sé stesso.
Poesia scritta il 24/08/2017 - 15:26
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Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Efficace modo di vedere la poesia e a volte la presunzione che si cela dietro di essa. Giulio Soro
Giulio Soro 25/08/2017 - 20:14
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Bella! *****
Marilla Tramonto 24/08/2017 - 20:54
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stupenda
complimenti
complimenti
laisa azzurra 24/08/2017 - 20:08
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BELLA POESIA
BUONA SERATA
BUONA SERATA
GIANCARLO "LUPO" POETA DELL 24/08/2017 - 18:24
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