il nostro ménage prosegue senza scossoni,
mentre agresti millantatori tuonano per le campagne,
e il cielo prosegue la sua corsa, senza fiato.
Ora ancora un altro momento di rilassamento,
con la tua testa poggiata sopra il mio petto,
e la musica scarna e profonda a farci compagnia,
mentre valvole e pistoni pigiano dentro il motore.
Ci sono tracce di sporco nell’aria,
come filamenti lenti e prosperosi che vibrano
e uccelli dalle ali dispiegate ingannano
i nostri movimenti, così vicini allo zenit.
Per poco tempo stiamo in silenzio ad ascoltare
il battito triste dell’orologio e il naufragar dolce del mare.
Sentiamo piaggerie giusto pronte per orecchie stanche,
e accozzaglie di rumori che provengono dall’entroterra.
Ci sono fiori stupendi che crescono nel nostro giardino,
delimitato da un cancello sempre aperto,
come aperto è il nostro rapporto,
per niente privo di impronte lasciate da uno sconosciuto.
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Ma hai scritto di meglio
Perdona la sincerità