Sono io.
Anche se i passi dell'altro
intagliano stomi
nella pelle opaca,
tu rinunci per me
al tuo viso sguaiato
pregno di onde e alchimie.
Ancora io.
Colto nello sguardo
bloccato sui bulbi e sulle cose
che nascondi alle mie unghie
per timore del silenzio,
del passaggio delle ore
senza imporsi di ascoltare.
Sempre io.
Magari atteso con pazienza
o forse con bontà.
E non ti accorgi
che ti dico: amore
mio,
non: tuo.
Quanta menzogna
in una docile banalità.
Anche se i passi dell'altro
intagliano stomi
nella pelle opaca,
tu rinunci per me
al tuo viso sguaiato
pregno di onde e alchimie.
Ancora io.
Colto nello sguardo
bloccato sui bulbi e sulle cose
che nascondi alle mie unghie
per timore del silenzio,
del passaggio delle ore
senza imporsi di ascoltare.
Sempre io.
Magari atteso con pazienza
o forse con bontà.
E non ti accorgi
che ti dico: amore
mio,
non: tuo.
Quanta menzogna
in una docile banalità.
Poesia scritta il 30/08/2017 - 10:34
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Commenti
Benvenuto su Oggi Scrivo Edgar...
l'ombra di Narciso...amore per se stessi, Ego che si confonde...Bella, molto bella!
l'ombra di Narciso...amore per se stessi, Ego che si confonde...Bella, molto bella!
margherita pisano 30/08/2017 - 20:36
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