e fa caldo, molto caldo,
sto aspettando la ragazza dai lunghi capelli neri:
è irresistibile, distrugge tutto quello dove passa.
Mi netto la fronte dal sudore copioso,
mentre un vento borioso s’è alzato.
Tu non te ne vai col ricordo.
Mi hai rubato l’anima, mi hai rubato il cuore.
La catena delle montagne è alta e imponente,
ci sono piccoli paesi che quasi non scorgo,
dove la vita va avanti come la macina di un mulino.
Lentamente enfiata, si dirige verso il nulla.
La ragazza dai lunghi capelli neri potrebbe avere gli speroni,
e una giacca gialla che le copre le spalle.
Ora s’è tolta i vestiti e sta sotto l’acqua della cascata,
cercando di levare l’odore del sesso.
Potrei perdermi nei suoi capelli,
ristare sotto le sue unghie,
odorare di fiori recisi.
Mi hai rubato l’anima, mi hai rubato il cuore.
Ora attendo che la sottile sabbia del deserto
mi porti il profumo di lei.
Mi faccio accarezzare dalle sue lunghe mani,
e sfiorare dal contatto della sua pelle.
La notte s’avvicina con la sua scure devota,
non lascia spazio, non fa sconti.
Sento che verrà inaspettata, stanotte,
mi ha rubato l’anima, mi ha rubato il cuore.
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