voi che ormai avete dimenticato
Il primo vivere quell innocenza
Che mi accompagna non guardate 
Come colui che si lagna ,ma a voi
Che negate il giusto amor!
Io che vedo il mondo
Come fanciullino, 
Non odio,non intrigo
Non bevo nel calice della
GUERRA mai Scaglierei pietra 
Contro  il mio fratel!
Son leggere le stagioni del mio
Cor ,m 'addolcisce un piccolo
Bombo variopinto in maggio
Una ventata di primavera 
Rinfranca  il mio di.
Un bocciol che viene a Nova vita
Incuriosisce e ammalia.
Nel mondo mio
Senza pena, tempo 
Viene e va non incupisce
Il petto sempre arde il foco 
Di un patto sacro con la
Fanciullezza! 
Dolce ,fragile  uomo
Come vorrei un po
Del tuo spirito 
Io che rimpiango l 'eta
Perduta verrei con te in 
Sentieri leggeri ,soavi 
Per ritrovar me fanciullo!
Non aver disio d' entrar in 
Questo mondo
Ormai grigio 
Senza più sogni
Sempre più amaro!
Cosa pungola questa gente ?
Arrivar più in alto ove il piè 
Duole .
Mentovate babele
Li porta l 'ardir  dell' uomo.
Chi ha più pena
Per un cucciol intimorito? 
Chi al ciglio
D'una strada vede  il derelitto ?
Ma tu figlio puro fra questi 
Folli hai la chiave della vita !
Vita vissuta in eterna grazia 
Con il sentir della natura 
Col tempo che non opprime a morte 
E vecchia! 
Allor vieni con me sediamo,
Lasciamo ai loro affanni 
Gli arroganti 
Vediamo all infinito questi 
Tramonti queste primavere ,
E i candidi inverni.
Ed io con gli occhi tuoi 
Pur da semplice ,miro !
Poesia scritta il 11/09/2017 - 12:22Voto:  |  su 1 votanti  | 
	
Ogni verso è pura bellezza nella semplicità della vera esistenza!
Complimenti!
  
  
margherita pisano  
 11/09/2017 - 21:46 
                        


