IL MATTINO
Sottili raggi di sole squarciano il buio,
luccicano le stoppie riarse e rinsecchite
ricoperte dalla brina della notte, nei campi, tutte in fila.
Alito di vento, si muove la nebbia intensa
forme diverse, ombre chiare scure,
spiriti della notte, scompaiono lenti alle luci del mattino.
Scorre nei fossi l’acqua, ascolti il suo perpetuo canto.
Sulle rive gli alberi distendono i rami infreddoliti,
nere braccia rivolte verso il cielo,
sembrano invocare una preghiera misteriosa.
Sbadigliano le finestre delle case nell’aprirsi al primo sole,
raggiunge i tetti, le strade, i fiori ormai orfani
che si nutrono della rugiada trasformata in piccole gocce lucenti.
Qualche passero riprende a volare, fa le prove di canto il corvo,
mentre si posa in un giardino e poi sui bordi di un vecchio davanzale.
Pian piano l’orizzonte si allontana,
rincorre la pianura fino alle cime dei monti innevati,
il cielo mostra nuvole bianche adagiate
su un colore blu sempre meno intenso.
Ritorno a fuggire fra le pagine appena abbozzate di versi,
che forse non saranno mai una poesia,
ma il sospiro dell’animo troppe volte perso e ritrovato.
luccicano le stoppie riarse e rinsecchite
ricoperte dalla brina della notte, nei campi, tutte in fila.
Alito di vento, si muove la nebbia intensa
forme diverse, ombre chiare scure,
spiriti della notte, scompaiono lenti alle luci del mattino.
Scorre nei fossi l’acqua, ascolti il suo perpetuo canto.
Sulle rive gli alberi distendono i rami infreddoliti,
nere braccia rivolte verso il cielo,
sembrano invocare una preghiera misteriosa.
Sbadigliano le finestre delle case nell’aprirsi al primo sole,
raggiunge i tetti, le strade, i fiori ormai orfani
che si nutrono della rugiada trasformata in piccole gocce lucenti.
Qualche passero riprende a volare, fa le prove di canto il corvo,
mentre si posa in un giardino e poi sui bordi di un vecchio davanzale.
Pian piano l’orizzonte si allontana,
rincorre la pianura fino alle cime dei monti innevati,
il cielo mostra nuvole bianche adagiate
su un colore blu sempre meno intenso.
Ritorno a fuggire fra le pagine appena abbozzate di versi,
che forse non saranno mai una poesia,
ma il sospiro dell’animo troppe volte perso e ritrovato.
Poesia scritta il 09/10/2017 - 08:42
Letta n.1033 volte.
Voto: | su 6 votanti |
Commenti
Tutta la bellezza del mattino in questa splendida poesia.
antonio girardi 10/10/2017 - 12:47
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ALFONSO...Meraviglioso è il risveglio della natura. Prezioso è il mattino che ci desta, con queste luci e colori che tu gli hai dato. Magistrale il modo in cui l'hai descritto. Sempre bravissimo nell'emozionare. Ora in questo momento posso darti la Buona Notte
mirella narducci 10/10/2017 - 00:54
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Alfonso!!! MA QUANTO È BELLA LA TUA POESIA?? sei stato bravissimo a descrivere la mattina in un modo che a me ha trasmesso dolcezza e armonia. Veramente stupita bravo
Lucia Frore 09/10/2017 - 22:47
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Complimenti!!!!! TROPPO BELLA CHIARAMENTE ***** CIAO
Angela Randisi 09/10/2017 - 19:41
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Risveglio di luce nell'incanto del mattino con suoni profumi e colori...ed emozioni della natura, che avvolgono tiepidamente, ma intensamente il cuore...Versi splendidi!
margherita pisano 09/10/2017 - 19:17
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Un intensa descrizione del mattino.
Complimenti
Complimenti
Mary L 09/10/2017 - 18:49
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Sono quelle pagine appena abbozzate che ritrovano quel soave sospiro.
Complimenti e liete serata.
Complimenti e liete serata.
Salvatore Rastelli 09/10/2017 - 18:14
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Una dettagliata ed intensa descrizione di questo mattino che si apre al nuovo giorno e ci trasporta in un suggestivo panorama! Scritta molto bene! Ciao
Ilaria Romiti 09/10/2017 - 13:20
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Un mattino che è risveglio, rinascita, attesa
è tutto quello che la notte ha protetto con il suo manto nero e restituito alla vita...piano piano
Dolce rinnovamento
è tutto quello che la notte ha protetto con il suo manto nero e restituito alla vita...piano piano
Dolce rinnovamento
laisa azzurra 09/10/2017 - 13:16
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Questo mattino è descritto in maniera originale e magistralmente dove l'Autore riesce a creare un ambiente particolare, come se la luce del giorno fosse una liberazione da un incubo. Sicchè poi, finalmente, lo sguardo si può posare su uno scenario pieno di forme e contenuti. Questa è poesia altrochè.........ciao
Francesco Scolaro 09/10/2017 - 12:22
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