Ho visto avide bocche,
ciminiere fumanti
sotto gambe divaricate
in ali di aeroplano.
Pose oscene
in languide effusioni,
foulard di seta rossi
tra lenzuola nere,
e sui tavoli, mele verdi,
sigari e rossetti.
Ho visto scuole vuote,
fiori recisi, tombe divelte,
cimiteri deserti,
notti ubriache,
postriboli affollati,
una chimica errante
spandere seduzione
in molecole invisibili.
Ho visto sangue,
sudore e saliva,
scendere per rivoli liquorosi
nelle pieghe della voglia,
e nell'orgia del potere,
le posizioni dominanti
invertirsi nell'inganno,
la paura sciogliersi
nell'alcool,
la libertà obbedire
al piacere.
Ho sentito in vicinanza
lo strano rumore
delle cose che finiscono,
urla immonde
scoppiare nella testa,
gemiti sguaiati
e risate di gioia assente
infestare l'udito.
Ho visto un cielo afflitto
dolersi in pioggia senza fine,
un sole offeso
bruciare anche il vento,
smorfie di dolore muto
su barelle traballanti,
bambini in braccio a donne
smarrite nella polvere,
combattenti esamini,
addormentarsi
su confini inesistenti,
rivoluzionari appesantiti
consegnare armi e ideali
senza protestare.
Mi sono svegliato
ed era un sogno,
solo un viaggio onirico
senza orari,
capriccio del sonno,
incubo della notte ansiosa.
Era forse la risposta
alla domanda del domani,
era forse l'ombra delle verità
che non dormono.
ciminiere fumanti
sotto gambe divaricate
in ali di aeroplano.
Pose oscene
in languide effusioni,
foulard di seta rossi
tra lenzuola nere,
e sui tavoli, mele verdi,
sigari e rossetti.
Ho visto scuole vuote,
fiori recisi, tombe divelte,
cimiteri deserti,
notti ubriache,
postriboli affollati,
una chimica errante
spandere seduzione
in molecole invisibili.
Ho visto sangue,
sudore e saliva,
scendere per rivoli liquorosi
nelle pieghe della voglia,
e nell'orgia del potere,
le posizioni dominanti
invertirsi nell'inganno,
la paura sciogliersi
nell'alcool,
la libertà obbedire
al piacere.
Ho sentito in vicinanza
lo strano rumore
delle cose che finiscono,
urla immonde
scoppiare nella testa,
gemiti sguaiati
e risate di gioia assente
infestare l'udito.
Ho visto un cielo afflitto
dolersi in pioggia senza fine,
un sole offeso
bruciare anche il vento,
smorfie di dolore muto
su barelle traballanti,
bambini in braccio a donne
smarrite nella polvere,
combattenti esamini,
addormentarsi
su confini inesistenti,
rivoluzionari appesantiti
consegnare armi e ideali
senza protestare.
Mi sono svegliato
ed era un sogno,
solo un viaggio onirico
senza orari,
capriccio del sonno,
incubo della notte ansiosa.
Era forse la risposta
alla domanda del domani,
era forse l'ombra delle verità
che non dormono.
Poesia scritta il 13/10/2017 - 22:01
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Commenti
grazie laisa
Pasquale la Torre 14/10/2017 - 23:10
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forte
decisamente toni forti
ma estremamente apprezzata
decisamente toni forti
ma estremamente apprezzata
laisa azzurra 14/10/2017 - 21:59
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