Non riconosco più lo stesso sguardo
e mi chiedo ancora che cosa è stato
di un ricordo che sembrava eterno.
e mi chiedo ancora che cosa è stato
di un ricordo che sembrava eterno.
Accarezzo piano il mio cuore
mentre il viso che era dipinto nei miei pensieri
sbiadisce delicatamente in un sincero mattino
e le parole trasformate in semplici suoni,
sfiorano il vento che le disperde leggere
dentro un vestito vuoto.
Un sorriso nudo di pensieri
finalmente permette ai miei occhi incuriositi
la visione di un’improvvisa luce più forte
accompagnando amnesie repentine
strette a me in un abbraccio magico,
verso liberi e freschi respiri.
Ritrovo energie rimaste sepolte
e mi sorprendo a parlarmi in silenzio
affascinato dal profumo del futuro.
Poesia scritta il 21/10/2017 - 15:21
Da QS-TANZ .
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