GP a Roma
Lo chiamaveno “ Schizzo “ in borgata
un furmine, sopra la bricichetta
un gran fenomeno, co’ la vespetta
tutta la strada, tutta n’inpennata.
Poi n’artra età, e n’artra mattata
un mostro bbianco, ‘na motocicretta
più de ducento cavalli, perfetta.
Cominciò co’ le corze de’ nottata.
Ce pijò gusto, ma diventò balordo
còreva co’ ‘na machina bollente
pe’ ‘n giro de scommesse, sur Raccordo.
Finché nu’ fu’ fermato da ‘n’agente.
Tutto, è rimasto un ber_ricordo,
perché…je ritirorno la patente.
Gep© 2017
Poesia scritta il 25/10/2017 - 00:05
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Voto: | su 2 votanti |
Commenti
molto simpatica 5*
GIANCARLO POETA DELL'AMORE 25/10/2017 - 15:00
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