Sotto un cielo grigio, 
cancelli aperti,
triste ingresso,
viali alberati in un clima funesto,
muti gli assenti di un tempo che fu,
fra avelli gremiti di foglie,
rimpianti su di chi non è più.
Dalla chiesetta l'orologio batte le ore,
luce fioca,
calano le tenebre,
sembrano dire:
“La messa è finita, andate in pace”,
un fiore, una lacrima,
ricordi e non più.
cancelli aperti,
triste ingresso,
viali alberati in un clima funesto,
muti gli assenti di un tempo che fu,
fra avelli gremiti di foglie,
rimpianti su di chi non è più.
Dalla chiesetta l'orologio batte le ore,
luce fioca,
calano le tenebre,
sembrano dire:
“La messa è finita, andate in pace”,
un fiore, una lacrima,
ricordi e non più.
Poesia scritta il 27/10/2017 - 17:38Letta n.1289 volte.
                        			
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Commenti
tristemente 
meravigliosa, Salvatore
  
  
meravigliosa, Salvatore
  
  
laisa azzurra  
 28/10/2017 - 13:41 --------------------------------------
Poesia scritta con il cuore molto profonda,ciao Salvatore 5*
Paolo Perrone  
 28/10/2017 - 08:12 --------------------------------------
Onoriamo i nostri morti, anche con la poesia. Grazie. 

Teresa Peluso  
 27/10/2017 - 22:27 --------------------------------------
Un velo di malinconia leggo in queste tue parole che lasciano il segno nel cuore e nelle coscienze....
ANNA BAGLIONI  
 27/10/2017 - 22:22 --------------------------------------
be i nostri morti sono li ricordiamoli sempre 

GIANCARLO POETA  DELL'AMORE  
 27/10/2017 - 21:17 --------------------------------------
  
            
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