così lenta scorre la notte.
Vicino a me giace il tuo corpo,
disteso come la mappa di una terra proibita.
Io traccio i fantasmi delle tue ossa
con mano tremante.
Buia è la mia notte,
ma ancora più bui sono i miei giorni, si
dovevo essere cieco o fuori di testa.
Non ho mai visto un sogno premonitore.
Come va?
Va solitaria, va lenta,
così lenta scorre la notte,
dieci giorni solitari, dieci notti solitarie.
Guardo la luna con la sua pelle nuova,
spedisco le pelli dei miei peccati
perché tu ti ci possa coprire e confortare.
Conosco un paradiso,
e tesoro conosco un inferno,
chino la testa e mi agito nel mio letto.
Non ho mai dimenticato le parole che mi dicesti.
“Una sera me ne andrò”.
E io ridevo e trattenevo il respiro,
va lenta attraverso la notte.
Oh, tesoro, sento la guarigione del tempo.
Mi sveglio e ti trovo seduta lì che ti tagli i nodi dai tuoi capelli,
che canti una canzone tutta sbagliata
Ehi, ma va tutto bene, cara,
perdonami.
Vado avanti ma molto lentamente, ed
entrambi sappiamo che tutto va bene.
Ma non sei tu che devi piangere
Tesoro, ci provo tutta la notte
a trovare la ragione di questa pazza, pazza stagione.
Dieci giorni solitari, dieci notte solitarie.
Da quando hai lasciato il mio fianco.
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nn so perchè