Narrami, o amica
Narrami, o amica,
dei tuoi sogni infranti,
dell’argenteo tempo
che colora i capelli
senza un sospiro accanto
che sfiorandoli sussurri:
«Sono ancor più belli.»
Rammenta, amica:
la solitudine, madre dell’accidia,
è figlia di un amore spento,
tu lascialo volare,
fosse anche di dolor lamento,
nell’universo onirico
dell’osmosi del pensiero.
Narrami, o amica,
del desiderio inascoltato
di un amoroso afflato,
smarrito fra le pieghe
dell’ingeneroso tempo.
Rammenta, amica:
non si è mai veramente soli
v’è, e sempre ci sarà se lo vorrai,
nell’universo parallelo
un brandello di pensiero
disposto ad alleviare
ogni tuo singolo tormento.
Poesia scritta il 31/10/2017 - 22:37
Letta n.1000 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
ti ringrazio.
Ciao Grazia.
Giancarlo
Ciao Grazia.
Giancarlo
vecchio scarpone 01/11/2017 - 18:18
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ti ringrazio.
Ciao Margherita.
Giancarlo
Ciao Margherita.
Giancarlo
vecchio scarpone 01/11/2017 - 18:17
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"ascoltare... porgere una mano..."
Molto sentita
Molto sentita
Grazia Giuliani 01/11/2017 - 17:26
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Tra ascolto e ricordo...tra consolazione e affetto, perché il pensiero abbraccia e riscalda anche nel gelo più nero...Bellissima!
margherita pisano 01/11/2017 - 17:07
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ti ringrazio.
Ciao laiza
Giancarlo
Ciao laiza
Giancarlo
vecchio scarpone 01/11/2017 - 16:32
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Bellissima
Null'altro che...bellissima
Null'altro che...bellissima
laisa azzurra 01/11/2017 - 13:04
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