la forza della poesia
A ognun che s 'abbandona
A questo torrente
Sempre gonfio ,
Il cor giubila E non conosce fosso .
Dolce come quei venti di maggio
Ma più carco ed io ne son pervaso .
Si piega il duro acciaio ,freddo
Sen'anima a cotal bacio .
Una danza d'amor il mondo
Ammanta,troppo muto
Che a questo canto non pute
Rimaner selvaggio.
Taccian le bocche dei plumbei
Cannoni ,sol affamati di pianto e
Dolor.
Marte come dirigi trionfante
La dura marcia.
Ma da cotanta luce bianca
Scende la sacra poesia!
Ah giovanil fanciulla come sei snella
Come la tua molle chioma
Eolo dipana !
Allor son proni i poeti
Al tuo petto tu allattali
Con tuo talento
Riempi i ruscelli
D acqua scintillante
I prati d erba
Di rugiada pur mo nata
Nel bel giorno
Che il ciel rende giocondo
Due fanciullette
Dal vergine pie'
Disceser il Monte di beozia
E nell' ozio che prende
Chi le arti ha lontano
Risvegliano le menti .
Una dolce vision
Che mai mortal vide
Tersicore ed erato!
Figlie sante date il frutto amato
Quinci come il sol stende i raggi
Istillo'nei petti la poesia d 'amor !
L 'altra nel vorticoso ballo
Freno' la lenta marcia di tamburo
E rallegro' col flauto .
Fate del piombo amaro
Risonanti campane
Tramandate l' incanto
O poesia come sei bella
Come dai sapor alla vita
Eppur quella che pare indegna
Al tuo tocco
Ratto risorge !
Come Mida quel che volea
Era sol oro
Tu rasserena e rendi giusto
Quel che è torto
Parla per i potenti
Amor sulle lor labra pendi .
Vanno lieti nel tramonto,
Infuocati pensier.
Tu mia compagna
Or la mano mi guidi
Mi culli
Nel tuo culto
E se son degno
Fa di me poeta
Del tuo regno
Vuolsi così
Che io mi merga
Alla fonte di ippocrene!
E dissetarmi alle sacre acque
D'olmeios
Per risorger a Nova vita,
La mia ispirazion sia perpetua
Come il fiume che la serba.
Corrado cioci
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