Cercando Pessoa
tra i saliscendi di un giorno d'autunno
come un soffio di vento
che ammalia le foglie
e ne rende mansueto il colore
adulando l'aroma
di un caffè nero bollente
mi sottometto
alla sirena di Belem
che si specchia nel Tago
e riluce di luna
il suo figlio più amato.
tra i saliscendi di un giorno d'autunno
come un soffio di vento
che ammalia le foglie
e ne rende mansueto il colore
adulando l'aroma
di un caffè nero bollente
mi sottometto
alla sirena di Belem
che si specchia nel Tago
e riluce di luna
il suo figlio più amato.
Ho le sponde di queste acque
tra le mie braccia tese
e l'oblio di questa terra
che lusinga l'attesa
e si prepara alla danza
dell'antico rituale
come gemma che si rinnova
ad ogni piè sospiro
e le ciglia mute
all'incanto della psiche.
Cercando Pessoa
tra ciliegi e castagni
in una grotta di silenzi
che sa inghiottire il mare
e passi misurati
su bracieri ammiccanti
che declinano al fato
la desinenza di nuove impronte
mi sottometto
alla magnificenza dell'attimo.
Ho cosce sorde
e lamenti afoni
all'invadenza del tempo
che lobotomizza il pensiero
e ho euforia di momenti
se le mie dita sfuggono
al ridondante cliché
di una mano a comando
che stupra il sogno
di un'infanzia interrotta.
Obrigado Pessoa
Muita saudade.
Poesia scritta il 08/11/2017 - 20:38
Da Enrico Danna
Letta n.989 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
E' divinamente bella!!!
E Pessoa onorato!
Complimenti
E Pessoa onorato!
Complimenti
margherita pisano 09/11/2017 - 21:36
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ENRICO D. Bellissima poesia...
mirella narducci 09/11/2017 - 09:44
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