Stanza buia, senza uscita.
Stanza piena di gente,
urlo, urlo, urlo,
nessuno mi vede o mi sente.
Male che logora,
un pugnale nel cuore e nell’anima.
Affannosa prigione.
Morte interiore,
peggiore della morte fisica.
Stanza piena di gente,
urlo, urlo, urlo,
nessuno mi vede o mi sente.
Male che logora,
un pugnale nel cuore e nell’anima.
Affannosa prigione.
Morte interiore,
peggiore della morte fisica.
Poesia scritta il 24/11/2017 - 10:59Da Chiara V. 
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Commenti
Molto bella, la morte interiore è un dolore senza fine, intenso e terribile. Toccante poesia... Ciao Chiara 
  
  
  
  
margherita pisano  
 24/11/2017 - 19:31 --------------------------------------
Intensa ma triste, di un'infinita tristezza. Commovente. Giulio Soro  

Giulio Soro  
 24/11/2017 - 18:20 --------------------------------------
Vera e intensa. Un saluto caro
MARIA ANGELA CAROSIA  
 24/11/2017 - 15:09 --------------------------------------
  
            
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