Fessura
TIC TIC TIC Ascolta i suoi denti
che battono nello scuro,
rannicchiato in compagnia
del gelo del muro.
Per la prima volta da giorni
non sente freddo, e prova piacere
con i piedi nella pozzanghera che
non gli è riuscito di trattenere.
TIC TIC… SCC Fuori tra gli alberi
carichi di frutta ancora acerba
di nuovo quei passi pesanti…
E’ un soldato della guardia serba.
Pare si fermino... poi proseguono
lasciando odore di polvere e terra.
E’ un
bambino della guerra.
che battono nello scuro,
rannicchiato in compagnia
del gelo del muro.
Per la prima volta da giorni
non sente freddo, e prova piacere
con i piedi nella pozzanghera che
non gli è riuscito di trattenere.
TIC TIC… SCC Fuori tra gli alberi
carichi di frutta ancora acerba
di nuovo quei passi pesanti…
E’ un soldato della guardia serba.
Pare si fermino... poi proseguono
lasciando odore di polvere e terra.
E’ un
bambino della guerra.
Poesia scritta il 24/11/2017 - 18:15
Letta n.1109 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
splendida
nella sua drammaticità
nella sua drammaticità
laisa azzurra 25/11/2017 - 11:06
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La guerra è terribile, se poi ci sono dei bambini è un orrore indicibile.
Luca Fiazza 25/11/2017 - 01:03
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