certe volte,
davvero nessuno lo sa.
Se è colorata di bianco, di rosso
oppure di quel tono vago e impreciso
che ancora nemmeno conosco.
Se di è di vero o di falso ammantata,
di chiaro o di scuro ben vestita…
Se quando abbaglia
corrisponde a effettività,
e se quando spegne le luci
vuole propinarmi davvero un’orrenda crudeltà!
Se ha veramente il sapore
della brezza mattutina
o se è teneramente accarezzata
dalla tenera, trasparente brina.
Se è da una strega orrendamente offuscata
oppure da un orco
pauroso e terribile coccolata
La realtà è davvero quella che appare
in tutta buona fede,
a illudere la gente e chicchessia,
oppure
semplicemente perché,
quando è in piacevole compagnia,
diventa burlona, arguta,
scherzosa e piena d’allegria?
Ma quando quella ahimè
Si vuol tingere del rosso del dolore,
è difficile scorgere il senso che contiene
intimamente conservato.
A chi chiederlo,
io ora non lo so davvero!
Forse lo domanderò
al buon Dio che ha questo mondo
A Sua immagine creato.
Certe volte il senso della realtà
si sperde nella mia mente,
e fa morire di crepacuore chiunque,
persino la povera gente.
Ditemelo voi se lo sapete!
La realtà è quella che si vede
o quell’altra che sarà?
Io davvero ancora non lo so
e nemmeno dov’è la sua abitazione,
la sua vera casa,
altrimenti le direi che sarebbe
arrivato il momento
di chiarirmi ogni cosa.
Proprio lei che è la realtà
potrebbe spiegarmi magari adesso,
il vero senso della mia esistenza.
Non lo saprò mai…
qual è
per davvero la sua quint’essenza.
(L'immagine allegata è un disegno ad acquerello dello stesso autore)
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