parliamo pure, se volete… delle illusioni,
quelle che servono e si prendono
come medicina quotidiana.
Ma badate bene…
restano pur sempre inganni
e davvero delle semplici,
autentiche allucinazioni.
“Che vuoi farci - mi disse l’amico mio rassegnato!
Sono necessarie, vitali, sostitutive,
quando viene a mancare del tutto
ciò cui tu hai sempre ben sperato,
amato, desiderato.
Ti servono… in sostanza…
per addolcire quell’amarezza
persistente e lancinante;
per rialzarti quando cadi per le storture della vita
che a contarle tutte, credi a me,
sono davvero troppe… tante”.
Lo sa ognuno che
sono a volte curative,
del resto, non rovinano né lo stomaco
e nemmeno il cervello
se prese con cautela
e nelle giuste proporzioni.
E poi c’è da dire che…
Non costano proprio niente,
anzi sono gratis,
basta prenderle semplicemente
dal tuo cuore,
dalla tua mente.
Sono simili, credete a me,
alla famosa
polverina magica di ‘Mbimbirimbà,
proprio quella che mio fratello usava
nel suo gioco incantato,
per cacciare via la triste realtà.
Riportava l’allegria e il buonumore,
quella luccicante seduzione sbriciolata.
Bastava prenderne davvero un pizzico
per colorare di gioia la giornata.
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