L' ira
Dalle viscere più profonde
alla mia bocca è salito
con l’impeto del fuoco
sputato con forza
da un drago ferito
e, dalla cima del crinale,
giù per la collina,
ho sputato quel fuoco
per non bruciare viva.
Con rabbia ho graffiato
le porte dei cieli,
alla follia strappato i veli
e, con il cuore che batteva
a più non posso,
ho danzato col male
vestito di rosso.
alla mia bocca è salito
con l’impeto del fuoco
sputato con forza
da un drago ferito
e, dalla cima del crinale,
giù per la collina,
ho sputato quel fuoco
per non bruciare viva.
Con rabbia ho graffiato
le porte dei cieli,
alla follia strappato i veli
e, con il cuore che batteva
a più non posso,
ho danzato col male
vestito di rosso.
Poesia scritta il 13/01/2018 - 13:26
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Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Uno dei sette vizi capitali...
e chi non ha peccato??!!!
Descrizione forte e intensa
Ti abbraccio Carla
e chi non ha peccato??!!!
Descrizione forte e intensa
Ti abbraccio Carla
Grazia Giuliani 19/01/2018 - 21:28
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Beh penso che quando la vita ti intrappola nella rete delle ingiustizie..
si ha una rabbia dentro che urla tra i silenzi dell'anima.. causando un gran dolore....meglio tirarla fuori e forse dopo ci si sente più leggeri.
si ha una rabbia dentro che urla tra i silenzi dell'anima.. causando un gran dolore....meglio tirarla fuori e forse dopo ci si sente più leggeri.
Ciao Maria Carla cara
un abbraccio
Maria Cimino 13/01/2018 - 17:00
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la rabbia, se c'è, va lasciata uscire...altrimenti logora
laisa azzurra 13/01/2018 - 14:08
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