Accarezzata dalle onde
addolcita dal sale marino
orecchia bizzarra su spiaggia silente
riporti il suono ancestrale
di profondità inabissate
addolcita dal sale marino
orecchia bizzarra su spiaggia silente
riporti il suono ancestrale
di profondità inabissate
elica leggera portata dal vento
onda sonora fra onde bagnate
l’eco lontano di un travolgente cavallone
si accavalla allo spruzzo
lasciato da un flutto
guscio innocente
scrigno inviolabile
custode una volta di una seta di mare
a volte madre di una perla nascosta
mi porti in sogno la magia di venere.
Poesia scritta il 14/01/2018 - 12:01
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Commenti
è bellissima... uno scrigno, un suono ancestrale profondo come gli abissi, ma poi è seta e magia, una perla di Poesia! Complimenti!
Margherita Pisano 14/01/2018 - 16:25
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