Ecco il Roseto abbarbicato al muro
e, in fila indiana, come formiche
i sogni, le illusioni,tutto il vissuto.
Il salice piangente sulle orme dei
ricordi, cerca una nota per ricomporre il tempo è sciogliere il
dilemma della fine.
Vorrei cullarmi in coda all'aquilone, fuggire lontano
da pareti vuote, fremere fra
un palpitare di corolle,
stupirmi per un canto del mattino
e, in un cielo stellato, sciogliere
il gelo che mi annebbia gli occhi.
e, in fila indiana, come formiche
i sogni, le illusioni,tutto il vissuto.
Il salice piangente sulle orme dei
ricordi, cerca una nota per ricomporre il tempo è sciogliere il
dilemma della fine.
Vorrei cullarmi in coda all'aquilone, fuggire lontano
da pareti vuote, fremere fra
un palpitare di corolle,
stupirmi per un canto del mattino
e, in un cielo stellato, sciogliere
il gelo che mi annebbia gli occhi.
Poesia scritta il 29/01/2018 - 16:01
Da Barbara Lai
Letta n.982 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
apprezzata, molto 5*
enio2 orsuni 31/01/2018 - 13:30
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cullarti in coda all'aquilone
lasciarti trasportare dal vento
e perderti nella bellezza della natura che ti appare
quale auspicio, quello del gelo che si scioglie nei tuoi occhi
magica seppur malinconica
lasciarti trasportare dal vento
e perderti nella bellezza della natura che ti appare
quale auspicio, quello del gelo che si scioglie nei tuoi occhi
magica seppur malinconica
laisa azzurra 30/01/2018 - 20:26
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Complimenti per questa bellissima poesia, la delicatezza dei versi firma la tua sensibilità e bravura. 5*
donato mineccia 30/01/2018 - 11:37
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