Ricordi
Giglio lontano, l’afa dell’estate piovosa
Tremula l’aria dal caldo, dal picco miravo
Il cielo rosa, ora ricordo.
Tremula l’aria dal caldo, dal picco miravo
Il cielo rosa, ora ricordo.
Bello era guardare il largo della vita insieme;
la mano stretta fra rocce brulle, incespicavo
-forse ora cado-
Guarda la mano fiacca trema stanca mentre ti lascia,
piccolo amico mio, la vita t’è buona
anche se io mi allontano.
Il mio cammino è più tortuoso sai:
lascio il mio appiglio nella tua mano.
L’ amore t’evapora ora come s’annebbia
quel sorriso distante, di te mi ricordo
fra i cieli chiari e il blu accecante
i tuoi capelli chiari: gli occhi guizzavano fra le onde del mare,
trattengo il fiato.
Perdonami non vorrei farti spirare,
piccola brezza ti trattengo in quell’estate
dove l’aria era serena , arancio tutt’intorno
e il tuo sorriso ancora vivo.
Scusami piccolo amico, ma ora devo andare.
Poesia scritta il 05/02/2018 - 10:16
Letta n.929 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Stupenda!
... e il faraglione del Giglio...
posto che amo profondamente...
ti devo ringraziare...
... e il faraglione del Giglio...
posto che amo profondamente...
ti devo ringraziare...
Grazia Giuliani 05/02/2018 - 21:28
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direi...superlativa
laisa azzurra 05/02/2018 - 15:29
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