E credevo di poterti respirare,
senza trattenere il fiato,
perchč tu mi pervadessi,
come fosse dolce ambrosia,
come fosse bianco e nero,
come fosse luci e ombre,
come fossimo noi soli.
E ho provato a ricordarti,
senza averti mai vissuta,
come fossimo gabbiani
senza rotta nč memoria,
sorpresi a raccontare
cicatrici di aviatori
sena ali.
E ho provato a confortarti,
giocando le parole,
tra coriandoli di luce,
come lampi nella notte,
che durano un istante,
finchč il cuore non si spezza.
E ho cercato di smarrirti,
tra le onde,in mare aperto,
scambiandoti di posto nelle tasche
di un amore contraffatto.
E ho provato a mettere in catene
il tuo profumo,
ma č brezza impetuosa,
posso solo respirarla.
senza trattenere il fiato,
perchč tu mi pervadessi,
come fosse dolce ambrosia,
come fosse bianco e nero,
come fosse luci e ombre,
come fossimo noi soli.
E ho provato a ricordarti,
senza averti mai vissuta,
come fossimo gabbiani
senza rotta nč memoria,
sorpresi a raccontare
cicatrici di aviatori
sena ali.
E ho provato a confortarti,
giocando le parole,
tra coriandoli di luce,
come lampi nella notte,
che durano un istante,
finchč il cuore non si spezza.
E ho cercato di smarrirti,
tra le onde,in mare aperto,
scambiandoti di posto nelle tasche
di un amore contraffatto.
E ho provato a mettere in catene
il tuo profumo,
ma č brezza impetuosa,
posso solo respirarla.
Carmine Perlingieri 2018
Poesia scritta il 15/02/2018 - 19:40Letta n.1201 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Un amore indissolubile. Si puō provare ad ingannare la mente, ma il cuore sa quel che vuole. Bravo Carmine, verseggiata molto bene. Piaciuta.
Anton Reiken 
15/02/2018 - 23:48 --------------------------------------
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