Nevica sull\'Eterna
Roma dorme nella sua notte,
dolcemente sogna
qualche gabbiano
forse troppo lontano,
o qualche foto di madre
o un rapido aeroplano.
Punge le gote
il freddo di Febbraio,
la mano sta scrivendo,
tu mi stai pensando,
la neve lenta va,
candeggiando la città.
Urleran forse gli occhi
col sole di domani,
a vedere le tue labbra
e i fiocchi sulle mani?
Umidiranno nel candore
col nostro grande amore?
L'alba porta segreti
d'inverni qui trascinati,
da territori incantati,
tu stai sorridendo,
io ti sto sognando,
nelle prime fredde luci.
Bimbi dipingono quadri
su quelle candidi mani,
cani abbaiano correndo ,
tu mi stai aspettando,
io tra asfalti scomparsi
punto dritto al cuor tuo.
E nel toccarsi amorevolmente
mentre Roma s'impallidisce,
le nostre mani scrivono storie,
i tuoi occhi cantano glorie,
si agita e si blocca la città,
mente il cuor lieto sta.
Spariscono fiori e stelle
lungo i nostri passi,
e io sento la mia pelle
accogliere i tuoi brividi,
mentre il cielo ci sussurra
qualche antica cantilena.
Nevica sull'Eterna Roma,
imbiancando tutti gli anni
di questa grande storia.
Nevica su noi due,
gelando tristi attimi
nella nostra memoria.
Roma si sa
non è solo città,
è una splendida Dea,
fiera e formosa
che oggi riposa
sotto un candido lenzuolo,
lasciando ai Romani
di certo qualche guaio,
ma rendendo memorabile
questo fine di Febbraio.
A noi invece dona
quel sorriso in più,
che splendendo nella neve
ci fa dire come si deve
IO NON TI LASCIO PIÙ.
dolcemente sogna
qualche gabbiano
forse troppo lontano,
o qualche foto di madre
o un rapido aeroplano.
Punge le gote
il freddo di Febbraio,
la mano sta scrivendo,
tu mi stai pensando,
la neve lenta va,
candeggiando la città.
Urleran forse gli occhi
col sole di domani,
a vedere le tue labbra
e i fiocchi sulle mani?
Umidiranno nel candore
col nostro grande amore?
L'alba porta segreti
d'inverni qui trascinati,
da territori incantati,
tu stai sorridendo,
io ti sto sognando,
nelle prime fredde luci.
Bimbi dipingono quadri
su quelle candidi mani,
cani abbaiano correndo ,
tu mi stai aspettando,
io tra asfalti scomparsi
punto dritto al cuor tuo.
E nel toccarsi amorevolmente
mentre Roma s'impallidisce,
le nostre mani scrivono storie,
i tuoi occhi cantano glorie,
si agita e si blocca la città,
mente il cuor lieto sta.
Spariscono fiori e stelle
lungo i nostri passi,
e io sento la mia pelle
accogliere i tuoi brividi,
mentre il cielo ci sussurra
qualche antica cantilena.
Nevica sull'Eterna Roma,
imbiancando tutti gli anni
di questa grande storia.
Nevica su noi due,
gelando tristi attimi
nella nostra memoria.
Roma si sa
non è solo città,
è una splendida Dea,
fiera e formosa
che oggi riposa
sotto un candido lenzuolo,
lasciando ai Romani
di certo qualche guaio,
ma rendendo memorabile
questo fine di Febbraio.
A noi invece dona
quel sorriso in più,
che splendendo nella neve
ci fa dire come si deve
IO NON TI LASCIO PIÙ.
Poesia scritta il 27/02/2018 - 19:40
Letta n.959 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Hai fatto di Roma innevata un ritratto d'autore!
Bellissima interpretazione davvero, soprattutto per chi , come me , ama tanto la "caput mundi"..... Signora delle nevi in questi giorni!
Bellissima interpretazione davvero, soprattutto per chi , come me , ama tanto la "caput mundi"..... Signora delle nevi in questi giorni!
Alessia Torres 01/03/2018 - 22:59
--------------------------------------
bellissima
complimenti
complimenti
laisa azzurra 28/02/2018 - 10:47
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.