Non c'è più luce
nei tuoi poveri occhi
un tempo gocce di smeraldo.
Li fisso a lungo.
Non riesco a scorgere
che sabbia riarsa del deserto,
lava spenta di vulcano,
remoto ed immoto sguardo
ricorda lastra di cemento.
Cosa ne è stato
del balenio improvviso
di fulmini e saette,
dei raggi luccicanti
dal Sole provenienti,
di quel non so che di mosso
che il mare ricordava.
La luce è dunque andata
ed è rimasta l'ombra,
precorre il buio informe
del corpo abbandonato.
nei tuoi poveri occhi
un tempo gocce di smeraldo.
Li fisso a lungo.
Non riesco a scorgere
che sabbia riarsa del deserto,
lava spenta di vulcano,
remoto ed immoto sguardo
ricorda lastra di cemento.
Cosa ne è stato
del balenio improvviso
di fulmini e saette,
dei raggi luccicanti
dal Sole provenienti,
di quel non so che di mosso
che il mare ricordava.
La luce è dunque andata
ed è rimasta l'ombra,
precorre il buio informe
del corpo abbandonato.
Poesia scritta il 22/03/2018 - 14:24Letta n.1119 volte.
                        			
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Commenti
È proprio vero...gli occhi parlano di noi e occhi senza luce sono indice di morte nell'animo.
Veritiera e condivisa poesia
Veritiera e condivisa poesia

PAOLA SALZANO  
 24/03/2018 - 20:58 --------------------------------------
...Come smeraldi tramutati in ombre dentro occhi che hanno perso la loro luce....
Splendidamente espressiva!
  
Splendidamente espressiva!
  
Alessia Torres  
 22/03/2018 - 20:19 --------------------------------------
Quando la luce si spegne, qualcosa di è  perso per sempre...
Ed è dolore perché una perdita è sempre e comunque dolore.
Splendida Francesco
  
Ed è dolore perché una perdita è sempre e comunque dolore.
Splendida Francesco
  
laisa azzurra  
 22/03/2018 - 18:55 --------------------------------------
molto  bella   

GIANCARLO POETA  DELL'AMORE  
 22/03/2018 - 18:24 --------------------------------------
  
            
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