Di tutto questo che ne rimane
è cenere nel vento insistente
in cui è piacevole addormentarsi
e fingere di essere sincero
servendoti un cuore in bianco e nero,
distorto; in un grigio mondo di sogni.
Afferrare gli artigli del lungo pomeriggio
e stringerli così forte da far scoppiare le vene
e le intenzioni; per intimidire le ali membranose
e costringerle in una posa innaturale
come uno scudo nero sulla schiena spezzata,
un genocidio vertebrale
in un cicatriziale mondo di sogni.
Mi hai sussurrato e mi hai mentito.
Avrei dovuto bruciare, per te
avrei potuto bruciare, per me
avrei meritato di bruciare, per odio secondario
avrei sognato di bruciare, per amare egualmente.
Risvegliarsi e scoprire di ridere da solo
in un incandescente mondo di sogni.
Non perdonerò mai le tue mani calde
sulle mie spalle, per confortarmi;
la punta da taglio dei tuoi teneri pensieri.
Dirai di me, come una scheggia biforcuta,
che non c'è mai stato un fondo dove schiantarsi.
Risvegliarsi e ritrovarsi a cadere nel vuoto,
in questo vacuo mondo di sogni.
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rabbiosa, astiosa, ma colma di sentimento
d'altronde, se nn fosse stato amore, nn ne sarebbe nata poesia
da quel mondo di sogni e di incubi, le sue mani sulle spalle come a dire, coraggio, ce la farai
complimenti