Ti lodo pio pastorello tu che all' alba ti levi ,
al primo canto coi timidi lumi che squarciano le nere tende della notte .
E con amor per la natura ti rechi. 
dai sopiti animali per ricominciare 
Il novo giorno .
Uno scampanio  d' intorno  si leva 
che si confonde tra un muggir e un belar,
con il latrato  potente dei cani che guardiani  ,son il fianco del gregge. 
Armati di bastone e cappello in bisaccia metti  formaggio con rozzo pane .
Ti incammini  per valli ,colli aperti 
sconfinati in un verde fiumar.
Oh tu  che vai per  campi, sentieri
al sol cocente del giorno coi tuoi armenti 
respiri della natura il suo profumo ,
Il suo vigore .
All ombra d 'alte querce secolari riposa 
Il pastorello ,dolce e' sentir come zufola con il suo flauto menando  il giorno .
Tra l erba fresca che la rugida  ha fugato 
mira l 'infinito ciel  i suoi giochi di nuvole 
ed i venti carezzano  d' intorno spandendo  lontano il bel sogno .
Ubbidienti  al son della tua voce 
stanno a capo basso al voler del comando .
Così di canto in canto si tronca il meriggio
E dal fumoso monte  già sale la rossa 
falce del sol morente  che spande 
dilaga  l'ombra sua come sangue ,
ed i raggi smorti  son  le vene  del crepuscolo tempo 
Allor si ritira  stanco ma gaio ,
al capofila i suoi segugi
che annusano  l 'aere più fresca .
rientrano all ‘ovile  ,
cala la sera sui campi sulle chiome
dei fieri pini.
Un malinconico silenzio  ,
Il ricordo di chi all'opra intento
fu la voce ,or dal sonno coverto 
che placa ogni intento ,
riposa al crepitio  del foco.
Luna ,lucente e bella  ,d', argento sii sentinella 
del giovinetto!
Ma quando saran le lampe diverte 
e salirà in su 'la fiamma d 'oro 
sara' allor un nuovo venir .
Corrado cioci
Poesia scritta il 31/03/2018 - 20:22Voto:  |  su 2 votanti  | 
	

GIANCARLO POETA  DELL'AMORE  
 02/04/2018 - 17:57 per immolare un piccolo agnello

Francesco Cau  
 01/04/2018 - 15:13 
                        


