Basterebbe una voce
Rito di un incompreso canto
Per avvolgere nel ricordo
La distrazione che unisce
Le pareti del cuore.
Rito di un incompreso canto
Per avvolgere nel ricordo
La distrazione che unisce
Le pareti del cuore.
L’anima smarrita
Nei vortici dei tempi
Sprizza misteri
Per ricordi cristallizzati.
Le immense distese dei cieli
Con improvvisi strepiti si accendono
Mentre, amor canta
La canzone che adorna i cieli.
Un invito al sole
A concepire eterno calore
Per assopirsi
Nella soavità perenne dell’infinito.
Poesia scritta il 28/08/2013 - 15:39
Letta n.1210 volte.
Voto: | su 6 votanti |
Commenti
la tensione all'eterno non trova, non può trovare, risoluzione (perchè questo è l'uomo); solo si può cercare di esprimerla, e tu lo fai efficacemente in questi versi...
Irene Fiume 03/09/2013 - 09:52
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Lirica magistrale!Complimenti
costanza lai 29/08/2013 - 19:06
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Dopo due commenti così "arguti", mi trovo in difficoltà ad esporti il mio; rimango colpito, interpretazione originale, hai saputo dare un prolungato spazio tempo introspettivo.
Emy V. 29/08/2013 - 15:57
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Lirica molto intensa e vicina al sentire dell'uomo alla costante ricerca dell'attimo eterno che,avvolgendo il passato e il presente, rende dolcemente immortale il vivere. Apprezzata molto
Ciao
Ciao
Daniela Cavazzi 29/08/2013 - 08:45
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una lirica di alta intensità emotiva.... si sente tutto l'amore insito nel cuore......bravo..
Rosaria Bottigliero 28/08/2013 - 23:18
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