C’è un cielo liquido sopra le nostre teste,
che si addensa e si coagula come
lacrime di sangue cadenti
che toccano i nostri visi.
Un cielo che si muove come acqua
che si insinua tra le rocce di nuvola
e il serpente alato azzurro scivola,
striscia
nell’aria mossa dal demone del vento.
C’è una mano di luna nera, nascosta
nella parte oscura del sogno, che attende.
Gocce di inerzia,
si fermano su vetri orizzontali
trasparenti, dividono due mondi
tra bene e male che non si dovrebbero toccare.
Sono come fratelli e i loro corpi
non possono congiungersi, come già scritto
non si possono sublimare.
Siamo colori che si fondono tra di loro
nel cielo che io vedo,
di grigio, arancio e giallo.
Siamo bagnati da una pioggia di stelle sciolte.
Parliamo tra di noi da una nuvola rotonda.
Vedo volare vicino
al portale del tempo,
nel liquido blu,
con le sue grandi ali bianche
il giovane mitico Icaro
verso il suo magnetico sole rosso.
Una scarica elettrica di fulmini
che si fonde con il velluto rosa delle tue mani.
Un’illusione creata negli occhi del sogno.
Cavalchiamo la nostra chimera,
labbra di latte vengo a leccare
sopra luci nere di questa città perduta.
Una grande bandiera sventola alta
sublime,
nel cielo liquido dei nostri pensieri.
Anche se pur in parte bruciata
sono ancora evidenti i cento colori vivi
che la compongono.
Mani di luce la vogliono toccare.
Se sei caduta risorgi come la Fenice.
E non sotterriamo, non ammainiamo mai
questo simbolo eterno di libertà.
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Densa, ricca come nel tuo unico stile
il bianco e il nero
siamo tutto questo
una banda impazzita, un gruppo di attori e di maschere in giro per la vita
...ma la libertà, caro Luca, è pura illusione