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E LO CHIAMENO MAGGIO Enio2

Ammazza, mamma mia che brutto maggio.
Fa freddo e pe scallamme sai che faccio?
Sfascio ‘ste du’ cassette de imballaggio
e accenno sotto ar culo un focheraccio.


Lo so che questo è solo pe’ ‘n assaggio
che poi dovrò rimetteme a l’agghiaccio
e che sarà più breve de ‘n miraggio
ma armenò serve a tojeme d’impaccio


pe’ ‘na mezz’ora armeno e, dico poco?
Quanno fa freddo faccio quer che posso
speranno che nun fanno er coprifòco.


Me scallo co’ ‘sto fòcherello rosso
che durerà minuti, o pressappoco…
quanno se smorza lo farò più grosso.


Sì, ma co’ che?
Le cassette so’ finite




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Poesia scritta il 23/05/2018 - 12:05
Da enio2 orsuni
Letta n.1013 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


Bravo Enio, è un piacere leggerti!

Grazia Giuliani 24/05/2018 - 18:04

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Sempre belle e con una morale le tue poesie.Ciao Enio.

Antonio Girardi 24/05/2018 - 14:02

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Mi viene sempre da sorridere quando ti leggo, bravo Enio complimenti di cuore.

Paolo Ciraolo 24/05/2018 - 13:59

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Simpatico sonetto...
*****

Rocco Michele LETTINI 23/05/2018 - 19:24

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Ehm, fuoco

laisa azzurra 23/05/2018 - 18:52

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Eh si, che maggio
Ma qui, fa caldo...altro che fuico per scaldarsi

laisa azzurra 23/05/2018 - 18:52

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ENIOOOOO....Una stufetta no.... prima di metterla in soffitta!!!!?

mirella narducci 23/05/2018 - 18:15

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be le cassette per accendere fanno bene ma di fuoco ne vedi poco

GIANCARLO POETA DELL'AMORE 23/05/2018 - 17:51

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