viandante
Sorge
sul primo albore,
vede
fontane ed erbe;
Poi stanco
si riposa
in su la sera
altro mai
non ispera.
sul primo albore,
vede
fontane ed erbe;
Poi stanco
si riposa
in su la sera
altro mai
non ispera.
Viandante
di lacero
tempo consunto
al vento
alla tempesta,
varchi
torrenti e stagni
senza posa
o ristoro.
Tale
è la vita mortale,
ove il tutto
oblia
nell'abisso orrido
precipitando invano.
La vita è sventura
il nascimento....
... mortal attimo,
illude l'uomo
questo terreno vivere
il nostro patire
l'errare inutile
simile al vagare,
alla silente luna.
Essa
in ciel vaga,
sorge la sera
e contemplando
le deserte distese
si posa;
Al chiaror di essa
ogni cosa si confonde
tra archi di pietra
antri muscosi
ombre mortali
giocosi d'umana sorte.
Si spaura
il cuor
si dispera
l'anima,
nel mortal abisso
tutto oblia
nel tedio funesto,
pari
al giorno a chi nasce;
All'altrui sorte
il mio pensier rifugge
..nelle tenebre..
oscure compagne
pace ritrova,
nell'eternità
il nulla prende vita...
Poesia scritta il 29/05/2018 - 00:07
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Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Versi velati di malinconia, ma splendidi e profondi. Un abbraccio Dave
Margherita Pisano 29/05/2018 - 21:28
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DAVE....Si nasce e si muore, nell'arco di questo cammino dobbiamo trovare una ragione di vita che in fondo è un regalo inaspettato per chi lo riceve. Sta a noi trovare il modo di essere felici, gli strumenti te li dà l'esistenza, spetta a noi saperli adoperare...non è facile ma dobbiamo provare anche solo per la gioia di chi ci è vicino. Bella poesia molto sentita. Ciao buona giornata.
mirella narducci 29/05/2018 - 10:22
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