L’EGOISMO NON SI FERMA
nido silenzioso lui appare,
lo guardo con gli occhi grandi
perché lo vedo soffrire, densi e
torbidi trovai anche gli stagni,
è l’uomo che sporca e mai si
pende.
Siamo quasi
in estate e vado già al mare,
avanzo nell’acqua immobile ove
il mio sciacquarmi timido è solo
appena; nel capovolgermi penso
guardando il cielo, ancora quel
vento non arriva.
Nella nebbiosi il
mare si trastulla, tutto vuol
spazzare via come una buccia
di conchiglia; con quella smorfia
sorridono il sole e la montagna,
l’egoismo dell’uomo non si
ferma!
Per quel suo
comportamento l’uomo mai
si pende, sono solo gesti di mani
spenti; il mare è frustrato nel suo
sperar con affanno … aspettando i
venti, gioisce quando lo aiutano
le correnti.
Il mare è come
un gracile bimbo generoso,
rimorsi non ne ha da quando è
stato creato; s’à che la natura
avrà la meglio, se l’umanità lo
capisce vivrà libero come un
uccello.
Le onde rotolano
l’immagini e vince la speranza,
nel suo eterno sporcar … l’uomo
s’ammanta; si ravvede in maniera
imponente in quel suo trasandato
modo, così la natura esercitò il
suo ruolo.
In quel risvolto la
bellezza del mare riprende i suoi
colori, gioisco nel veder quel vecchio
nemico … sparire; così allungherò le
braccia nell’acqua chiara, con gioia
posso ondeggiarmi sulla mia
barca a vela.
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