per non disturbare il tuo cuore pieno
del motivo della vita.
Volevo bussare piano senza far rumore,
nemmeno coi battiti cuore,
neppure quello provocato
dalla caduta di una foglia
che appassita e invecchiata
cade giù!
Una fogliolina stanca di cantare
con il sole e con la luna,
e a furia di gioire s’è scordata
che il tempo l’ha ingiallita
e preparata per salutare, per partire,
per morire.
Adesso cade giù a capofitto
dal ramo della vita.
Ora sa d’essere irrecuperabile, inservibile,
vecchia ed appassita.
Scende poi lentamente
e con eleganza,
emettendo l’ultimo alito di vita.
Per il conclusivo tuffo,
vola in compagnia del vento settembrino.
Lo fa con classe, stile e signorilità,
stavolta senza esitazione,
con tutto l’entusiasmo
contenuto dentro quelle rughe
dal tempo sbriciolate.
Chiude gli occhi finalmente,
per cullarsi nel suo cielo cha stavolta
ha finalmente
il gusto, il sapore vero dell’eternità.
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