PIOVE
Sudditi del cielo e della terra
subiamo i loro mutamenti.
L’umore che prima allegro
con la pioggia incupisce.
Vaga il pensiero senza emozione
aspettando qualcosa che ci scuota.
Il grigiore del tempo
sembra entrare dentro di noi.
Quanta gente, moltitudini di anime
aspettano che la città si svegli
esca dalla cortina d’acqua
che scroscia fitta muraglia.
Seguono intervalli
tra un cielo stanco
e un sole timido
che non ha il coraggio
di scacciare le nubi nere
e minacciose.
Brandelli di nuvole
a mezz’aria tra il rumore
della terra
e il silenzio del cielo
si allontanano fuggiasche
dal temporale.
Nebulose sensazioni
rimangono attaccate
all'anima ormai satura
di ogni tristezza.
Voglia di non far niente
torpore, ubriachezza
che spegne ogni volontà.
Piove...
subiamo i loro mutamenti.
L’umore che prima allegro
con la pioggia incupisce.
Vaga il pensiero senza emozione
aspettando qualcosa che ci scuota.
Il grigiore del tempo
sembra entrare dentro di noi.
Quanta gente, moltitudini di anime
aspettano che la città si svegli
esca dalla cortina d’acqua
che scroscia fitta muraglia.
Seguono intervalli
tra un cielo stanco
e un sole timido
che non ha il coraggio
di scacciare le nubi nere
e minacciose.
Brandelli di nuvole
a mezz’aria tra il rumore
della terra
e il silenzio del cielo
si allontanano fuggiasche
dal temporale.
Nebulose sensazioni
rimangono attaccate
all'anima ormai satura
di ogni tristezza.
Voglia di non far niente
torpore, ubriachezza
che spegne ogni volontà.
Piove...
Mirella Narducci
Poesia scritta il 23/06/2018 - 00:32
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Voto: | su 8 votanti |
Commenti
Scusa...ho dimenticato le faccine... O:- ) O:- ) O:- )
romeo cantoni 24/06/2018 - 18:05
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Cara Mirella, versi pieni di sensazioni emozionanti modulati stupendamente sull' affettività che avviluppa l' anima degli esseri umani condannati per sempre a mediare tra la voglia di emergere e quella dell' ignavia... "nati non foste...". Una carezza...
romeo cantoni 24/06/2018 - 18:04
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Sudditi o schiavi, di ciò che non è più nostro. Il pensiero, l'amore sempre più volatile, il tempo sempre più ingannevole. Le nuvole nere sono la quotidianità, mente il sole è la pausa per riflettere su cosa siamo.
Ma il fatto di scrivere e pensare, la voglia di saper descrivere è quell'ossigeno che abbiamo ancora per respirare la purezza, in mezzo a tutto quello che ci circonda, inquinato e perso.
Allora non importa cosa vediamo nel tempo, nella pioggia o nel cielo senza colore, contiamo ancora noi,
quello che palpita ancora nel nostro cuore.
Ma il fatto di scrivere e pensare, la voglia di saper descrivere è quell'ossigeno che abbiamo ancora per respirare la purezza, in mezzo a tutto quello che ci circonda, inquinato e perso.
Allora non importa cosa vediamo nel tempo, nella pioggia o nel cielo senza colore, contiamo ancora noi,
quello che palpita ancora nel nostro cuore.
ALFONSO BORDONARO 24/06/2018 - 16:09
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Profondamente bella... hai espresso in versi una sensazione dell'animo, in un momento di tristezza dove la pioggia da pieno significato...non solo per quell'attimo, ma, rappresenta un momento difficile da attraversare per andare oltre le nuvole e scorgere quel raggio di sole del mondo ora!!! Un abbraccio
Margherita Pisano 24/06/2018 - 10:06
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MIRELLA NARDUCCI. Sudditi del cielo e della terra, dice la brava Autrice e come tali ne subiamo l'umore dei loro mutamenti. Questo è un passaggio importante che guidera il senso espresso in questi profondissimi versi; e la pioggia che spesso viene indicata come lavacro dei mali, qui assume un significato diverso in quanto associata ad un cielo plumbeo che perdura senza dare spazio al sole per manifestarsi in tutta la sua grandezza e splendore. Ancora una bellissima opera, complimenti. Un sorriso ed un raggio di sole.
Francesco Scolaro 24/06/2018 - 09:32
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Negativa e sofferta. La pioggia scroscio così forte, ma non riesce a lavare la tristezza del cuore. Allora speriamo che il sole salga alto nel cielo ed asciughi tutta l'acqua e la malinconia.
Teresa Peluso 23/06/2018 - 22:48
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Neppure la pioggia riesce a lavare la tristezza incollata all'anima.
genoveffa frau 23/06/2018 - 21:36
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Uno stato di prostrazione e abbandono che si identifica in un muro di pioggia...
faticoso da scavalcare...
Buon fine settimana Mirella
faticoso da scavalcare...
Buon fine settimana Mirella
Grazia Giuliani 23/06/2018 - 16:21
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Quei periodi neri in cui sei come un tronco braccato da ogni onda e sbattuto continuamente sulla riva, finché un giorno vieni finalmente spiaggiato, e le prime parole che ti vengono incontro non ti sbattono più da una parte all’altra e impari di nuovo la mano aperta che ti raccoglie e la spinta che ti rialza.
Francesco Cau 23/06/2018 - 09:00
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