Al rincasar degli sbadigli
Fuori dai ristoranti attendo che tacchi
e cravatte abbandonino la scena…
Non sono un uomo di smoderata
pazienza, solo dispongo di tanto tempo.
Quando le luci della sala si spengono
e dalle cucine gli sbadigli rincasano,
ho tutto il tempo di sfamarmi dal pattume
prima di preoccuparmi del maltempo.
A ventre sazio faccio una puntatina
alla ferramenta all’angolo dove il gestore
lascia sempre bancali di poliuretano
sul retro, perfetti a copertura del mio riparo.
Pago della sera, spingo il carrello fin al bacino
di raddobbo ove domattina, tempo permettendo,
sanerò il mio ricovero; mi assopisco nella
vasca di carenaggio dissueta, mirando il faro.
e cravatte abbandonino la scena…
Non sono un uomo di smoderata
pazienza, solo dispongo di tanto tempo.
Quando le luci della sala si spengono
e dalle cucine gli sbadigli rincasano,
ho tutto il tempo di sfamarmi dal pattume
prima di preoccuparmi del maltempo.
A ventre sazio faccio una puntatina
alla ferramenta all’angolo dove il gestore
lascia sempre bancali di poliuretano
sul retro, perfetti a copertura del mio riparo.
Pago della sera, spingo il carrello fin al bacino
di raddobbo ove domattina, tempo permettendo,
sanerò il mio ricovero; mi assopisco nella
vasca di carenaggio dissueta, mirando il faro.
Poesia scritta il 10/08/2018 - 18:08
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Commenti
beh, mica male direi....
stasera poi è san Lorenzo,
veder le stelle da una barca, nn è da tutti
originale, piaciuta
stasera poi è san Lorenzo,
veder le stelle da una barca, nn è da tutti
originale, piaciuta
laisa azzurra 10/08/2018 - 20:05
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