che c’è sempre
nella vita, l’imbecille di turno
davvero spregiudicato,
pronto ad affacciarsi alla tua esistenza
senza che nessuno l’avesse mai invitato.
Si presenta con quell’aria
da sbruffone, squinternato,
come colui che sa tutto
sulla vita
sull’intero firmamento
e pure del creato
Non si rende conto della sua imbecillità,
eppure si riconosce
a mille miglia di distanza,
da come sbrodola la sua perenne,
tediosa stupidità!
Si sente sempre un grande saputello,
ingegnoso, esuberante
strafottente
e perfino troppo intelligente.
Guardatelo un po’ come ride soddisfatto!
È imbevuto talmente di sé,
che non guarda mai il proprio,
ma l’altrui piatto.
Lo scorgerete di certo
sempre accanto, appiccicato
come una zanzara fastidiosa
perché senza di lui,
ti conferma,
il mondo si trasforma
in una povera sarda marinata.
Per favore non date retta
alla sua povertà mentale.
Fatelo cuocere nel suo brodo
che di cento è senza un pizzico di sale.
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