La prossima volta
Mai sarò come l’estate di  fine  settembre,
quel sole tiepido al mattino che va a  morire presto.
Da un mar chiassoso schizza lo sfarfallio delle onde,
lontane, ormai,  dei bambini  le gioiose grida,
isolati sono gli ombrelloni  …talvolta chiusi.
Una canotta sventola  e sussulta sul corpo scuro
di un  giovane ragazzo al trotto sul suo cavallo nero.
S’addensano nuvoloni e il grigio tinge
quel mare frastagliato, disordinato,
s’annebbiano i pensieri e come gamberi
corrono a ritroso.
Schiuma bianca investe la battigia e la risacca
ancora una volta cancella ogni ricordo
anche le orme di quel  cavallo ormai lontano… tutto è già passato!
Occhi e speranza insieme velocemente  corrono passandosi
il testimone d’una trascorsa  estate.
  Che bruciar possano 
tempi e tappe fino alla  rinascita.
Son sempre più convinto che…
mai sarò come l’estate di fine settembre!
Luciano Capaldo
***Il sogno, come l’amore, tiene sempre sveglia e giovane l’anima.***
Poesia scritta il 19/09/2018 - 09:28Voto:  |  su 0 votanti  | 
	
l'estate di fine settembre lascia lo scettro all'autunno, romantico, delicato, filosofico...
si, meno spumeggiante, ma estremamente sensuale
molto piaciuta
laisa azzurra  
 19/09/2018 - 21:16 
                        



