Si tornava al vecchio borgo
come rondini a primavera
era come il nostro nido
nascosto agli occhi critici
sotto al cielo senza nuvole
come rondini a primavera
era come il nostro nido
nascosto agli occhi critici
sotto al cielo senza nuvole
Era caldo la sera d’estate
profumo di stelle e lucciole
che danzavano nell’aria
mentre le nonne bianche
ripiegavano i pensieri
Era il tempo delle corse
sulle vecchie strade vuote
questo incanto della vita
per noi giovani avventurieri
a cantare anche di notte
Nella testa quelle scene
e sento voci amiche
che sono ancora vive
nei ricordi del passato
come luci tra i grovigli
e nella piazza i vecchi saggi
che donavano consigli
Poesia scritta il 25/11/2018 - 23:12
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